I disturbi che la diastasi può causare sono di tipo funzionale ma anche estetico e psicologico: lombalgia, incontinenza urinaria, prolassi di vario tipo ed entità, difficoltà digestive e di evacuazione, inestetismi che provocano l’illusione di essere ancora incinta di 6 mesi, con gonfiore addominale che aumenta la sera rispetto alla mattina.
CHE COS’E’?
La Diastasi Addominale è la separazione eccessiva della parte destra dalla parte sinistra del muscolo Retto Addominale. Si verifica in gravidanza a causa di influssi ormonali volti a provocare la dilatazione della cavità addominale per accogliere l’utero in crescita; ma non solo le donne possono soffrirne: anche gli uomini a volte presentano diastasi come conseguenza di sforzi e iperpressioni addominali mal gestite.
La “linea alba”è la fascia che separa la parte destra dalla parte sinistra del Retto Addominale. Essa è formata da tessuto connettivo, poco elastico ma molto resistente. Se si rompe è difficile che torni nella condizione iniziale.Se si risolve entro 12 mesi dal parto, la Diastasi è considerata una situazione Fisiologica. Se ciò non accade bisogna tenere sotto controllo la situazione e cominciare a fare qualcosa per risolvere il problema.
La Diastasi dei retti addominali si manifesta in tutti quei casi in cui siamo in presenza di una ipotonia importante della fascia addominale, quindi il trattamento migliore sarà basato su un’attivazione delle fibre toniche. La questione di base è chiarire quali fibre muscolari siano responsabili del tono di un muscolo e in particolare della fascia addominale.
Istologicamente sappiamo che la maggior parte delle fibre muscolari che compongono la fascia addominale sono fibre di tipo 1, toniche, che si attivano in maniera riflessa, perchè la funzione di questo distretto è principalmente quella di contenere i visceri.
E’ importante quindi lavorare con attività che vadano ad attivare principalmente questa tipologia di fibre muscolari.
IN COSA CONSISTE IL PERCORSO?
Dopo un’accurata anamnesi, si valuta la persona con test posturali e di valutazione della diastasi. Alla prima valutazione l’allieva verrà fotografata per comparare la situazione iniziale con le altre rivalutazioni future. Si procede poi con 3 sedute individuali in cui vengono spiegate le basi delle tecniche più efficaci che utilizziamo nelle nostre classi, personalizzando gli esercizi e rilasciando una routine da fare a casa. I metodi che utilizziamo maggiormente sono la Ginnastica Addominale Ipopressiva, il metodo Tad e il Metodo De Gasquet. Dopo questa accurata fase iniziale individuale, l’allieva verrà indirizzata verso il gruppo o i gruppi più idonei per svolgere ulteriori 6 lezioni e poi procedere alla rivalutazione con misure e fotografia.
Alla fine di questo primo ciclo, in base ai risultati ottenuti, si può riprogrammare il livello delle lezioni successive per il secondo ciclo.
Nei casi in cui si ritenga opportuno, la persona verrà indirizzata verso altri professionisti per una valutazione chirurgica oppure verso un percorso parallelo di tecar terapia fisioterapica.
NOTA BENE:
La ginnastica non è una cura della diastasi dei retti addominali, che nei casi più gravi ha bisogno di essere risolta con intervento chirurgico, però con la giusta attività motoria abbiamo la possibilità di alleviare i sintomi provocati dal disturbo, migliorare la postura, costruire dei nuovi pattern motori volti a prevenire un peggioramento della situazione, prepare il corpo al futuro intervento e attuare una transizione all’attività sportiva dopo di esso o dopo il parto.